Pensioni: Ape Sociale, Precoci e Usuranti – Le differenze tra attività gravose, mansioni faticose e pesanti ed attività usuranti

Pubblicato il 11 settembre 2025 alle ore 09:43

Pensioni: Ape Sociale, Precoci e Usuranti – Le differenze tra attività gravose, mansioni faticose e pesanti ed attività usuranti

 
Fonte: www.enasc.it
Autore:  Walter Recinella

 

 

In questo periodo, visto le scadenze per la presentazione delle prestazioni pensionistiche di ape, precoci e usuranti, sono attuali le domande: ma il lavoratore che svolge l’attività lavorativa “usurante” rientra tra i precoci? e il lavoratore che svolge l’attività lavorativa con mansioni ”faticose e pesanti” rientra per l’ape sociale? e il lavoratore che svolge l’attività lavorativa “gravosa” rientra per l’anzianità per i lavori usuranti?

Tantissima confusione ed anche tante richieste errate, con il lavoratore che non riesce a districarsi in questa “giungla” di requisiti “particolari” che si abbinano alle pensioni.

Quindi si è pensato di fare un poco di chiarezza sull’argomento, in special modo sui requisiti delle attività da “abbinare” alle relative pensioni, che anticipano l’uscita c.d. di vecchiaia, cioè prima dei 67 anni – età anagrafica per il requisito della pensione di vecchiaia nella maggior parte dei casi, valido fino al 31.12.2026 -.

Le tre prestazioni che andremo a trattare sono:

– l’Ape Sociale;

– la Pensione di Anzianità per i lavori usuranti;

– la Pensione Anticipata per i lavoratori Precoci. 

 

APE SOCIALE

La legge di bilancio del 2017 ha previsto un’indennità a carico dello Stato erogata dall’Inps a soggetti in determinate condizioni previste dalla legge che abbiano compiuto almeno 63 anni e 5 mesi (legge di Bilancio 2024) di età e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.

Anche la legge di bilancio del 2024 ha previsto questa anticipazione pensionistica per l’anno 2024.

Tra i requisiti per averne diritto, oltre ai requisiti contributivi di 30, 32 e 36 anni di contribuzione, ci sono delle condizioni che il lavoratore deve soddisfare:

  • lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione (30 anni di contribuzione);
  • invalidi civili con almeno il 74 % d’invalidità (30 di contribuzione);
  • caregivers (30 anni di contribuzione);
  • lavoratori dipendenti addetti alle cd. mansioni gravose (15 profili professionali come da legge 205 del 2017), alle quali, dal 2022, se ne sono aggiunte altre 23 (36 anni di contribuzione per tutti i profili, vecchi e nuovi, in totale 38) e in più, per gli operai edili, come indicati nel Ccnl per i dipendenti delle imprese edili e affini, i ceramisti (classificazione Istat 6.3.2.1.2) e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta (classificazione Istat 7.1.3.3.) gli anni di contribuzione si riducono a 32.

E su queste ultime che ci soffermiamo … quindi NO ATTIVITA’ USURANTE e NO ATTIVITA’ FATICOSE e PESANTI, ma ATTIVITA’ GRAVOSE, vecchie e nuove, e che alleghiamo qui di seguito.

 

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